Due vitellini lungo il percorso.
Fatti bruti
Km da percorrere: 58 circa partendo da San Lorenzo e finendo in cento città;
Dislivello in salita: 1079 metri;
Dislivello in discesa: 1094 metri;
Tempo: 4h 45minuti andando con calma e senza correre;
Velocità media: 16,4 km/h;
Asfalto 83% su strade comunali e provinciali;
Sterrato 17% su strade bianche percorse da mezzi della forestale, la parte più impegnativa è all’inizio.
Ultima volta che è stato percorso 27 gennaio 2024.
Descrizione del percorso
Quasi tutti i palermitani conoscono Pizzo Manolfo che è luogo di passeggiate in montagna; l'area montana è stata oggetto di un rimboschimento assai felice negli anni passati e oggi è largamente ricoperta da boschi che, per lo più, hanno resistito ai roghi dell'estate 2023.
L'area è sottoposta alla tutela del corpo forestale e i sentieri sono ben tenuti.
Al percorso nel bosco si può arrivare da due strade, al momento: o da via Gaetano Falzone, via che comincia da viale Regione Siciliana Nord Ovest, vale a dire, quella che passa accanto a Leroy Merlin (e bisogna prenderla da Tommaso Natale), oppure da via Cruillas, che si prende da viale Michelangelo (e quindi bisogna fare viale Lazio).
Qui sopra l’incrocio tra viale Regione Siciliana NO e via Falzone.
Qui sopra l’incrocio tra via Cruillas (anche nota come via al Santuario di Cruillas) e viale Michelangelo.
In entrambi i casi si affronta una salita impegnativa, estremmente ripida e su un fondo asfaltato in modo ormai abbastanza impreciso e scomodo. Io ho percorso questo itinerario cinque o sei volte ma solo una volta ho preso la strada che passa da via Inserra che è la prosecuzione naturale di via Cruillas.
Il percorso che passa e parte da via Cruillas è quello più filologicamente corretto rispetto alla storia della città, il quartiere di Cruillas è una borgata storica della città di Palermo, intitolata così per la famiglia che vi aveva i terreni nel XIII Secolo che era una famiglia aragonese proveniente dalla Catalogna.
Il quartiere è fatto di vie che sono divenute pubbliche ma che molto chiaramente sono la trasformazione di vecchie stradelle interpoderali che contornavano i campi, quando la zona era ancora composta da case di campagna (talvolta ville) e da terreni coltivati.
Via Inserra si arrampica per il gruppo montuoso e collinare che divide la piana di Capaci dalla Conca d'Oro e sale verso, appunto, il pizzo Manolfo da cui si gode di una delle trecentosessanta visuali di Monte Pellegrino, visto, in questo caso da Ovest-Sud-Ovest e quindi visto in tutta la sua lunghezza.
Entrati nell'area di Pizzo Manolfo il percorso la attraversa tutta e dopo essere arrivato a quasi settecento metri procede in quota scendendo lievemente sino a passare accanto alla discarica di Bellolampo che viene nascosta da pizzo Cardillo e che rimane alla sinistra del percorso. Continunando lungo la strada della Forestale si giunge all'intersezione con la Strada Provinciale 1 di Palermo che si percorre in direzione di Montelepre. Sono così finiti i dieci km di sterrato del percorso.
La strada provinciale 1 viene seguita in direzione di Montelepre sino ad arrivare all'intersezione con la strada Intercomunale 7, mentre prima, circa al 20 km della traccia si incontra uno storico punto di ristoro della provincia che nei giorni di freddo può effettivamente essere utile.
La strada intercomunale percorre invece il tratto di strada che porta in direzione di Monreale e arriva a congiungersi con la provinciale che attraversa Pioppo e che, appunto, scende sino a Monreale. Da lì scendere verso Palermo è questione di abitudine, il percorso si fa ad occhi chiusi sino ad arrivare in vista di Porta Nuova e da lì ciascuno può scegliere dove andare.
Traccia
Link alla traccia su Wikiloc.